Incontro spesso bravi figli che sono l’orgoglio dei propri genitori, che si comportano in modo eccellente, che hanno successo negli studi e nello sport. Ma sono depressi, soffrono di un senso di vuoto, hanno paure e ansie. Angosciati dai sensi di colpa o di vergogna quando non si sentono “al massimo” o percepiscono che non sono perfetti come pensavano.
Raccontano di genitori comprensivi ma non ricordano quasi nulla della loro infanzia: una necessaria rimozione per non rivivere profonde solitudini, abbandoni e sofferenze inespresse nel tentativo di difendere un’illusoria felicità. 


Sono i bravi bambini, quelli dotati di una sensibilità particolare: sanno cogliere i segnali inconsci dei bisogni dei loro genitori. E vi si adattano mettendo a tacere i loro sentimenti più autentici ( la paura, la rabbia, l’aggressività, l’orgoglio, l’indignazione) perché ritenuti inaccettabili. In questo modo soffocano la loro personalità e diventano adulti insicuri, probabilmente depressi o maniaci che distruggeranno la vita degli altri e la propria. 


Non possiamo cancellare i danni che ci sono stati inflitti nell’infanzia ma possiamo cambiare noi stessi, riparandoli e riacquistando la nostra integrità perduta. Lo dobbiamo al nostro bambino interiore e ai nostri figli se siamo genitori.

Per acquisire consapevolezza e non ripetere gli errori del passato.

Consigliata la lettura dei libri di Alice Miller, in particolare:

Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé

La persecuzione del bambino. Le radici della violenza.