Spesso si intraprende un percorso di psicoterapia per un cattivo rapporto con i genitori, per una depressione che paralizza la vita, per un abbandono o una separazione da un compagno, per insicurezza, disistima personale, insuccessi professionali ed economici, incidenti o malattie, dipendenze di ogni tipo.

E nonostante l’analisi, l’introspezione, l’impegno personale, la ferita non guarisce, il problema permane.
Perché?
Perché oltre al proprio vissuto infantile, oltre ai personali traumi o blocchi derivanti dalla nostra personalità, siamo legati e condizionati da ciò che è accaduto nel nostro sistema familiare.

La Psicogenealogia e le Costellazioni familiari spirituali di Bert Hellinger, hanno permesso di verificare che dietro un problema, un disagio, una malattia, esiste un legame profondo d’amore con un membro del nostro sistema familiare, con un antenato, anche se non l’abbiamo conosciuto.

Esiste cioè una forma di coscienza o anima del gruppo familiare che ci fa ripetere il destino di un membro della nostra famiglia. E’ come se i nostri antenati ci avessero trasmesso un sorta di eredità invisibile e nascosta, già all’interno dell’utero materno.

Una memoria cellulare e affettiva insieme che costringe molti di noi a vivere una vita insoddisfacente. Siamo cioè “irretiti”, prigionieri di un destino altrui, in lotta contro le stesse difficoltà, le stesse esperienze che si ripetono ciclicamente.

Ma da tutto questo si può uscire.
Anziché vivere un copione che non è nostro, possiamo assumerci la responsabilità del nostro destino rinunciando a vivere quello degli altri anche se questa decisione è stata presa inconsciamente e per amore.

Il vero amore non imprigiona; il vero amore è quello in cui ognuno viene amato per ciò che è e accetta l’altro per ciò che è.

E allora quello stesso amore che ci ha irretito, si trasforma in una forza che spingerà verso la personale felicità.