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Io si. Ogni tanto ci penso quando sono stanca, stressata, annoiata, arrabbiata.

Ci ho pensato spesso durante l’anno appena trascorso e ci penso in questi giorni, quando osservo le condizioni sociali, economiche e psicologiche in cui viviamo, quando rifletto su ciรฒ che stiamo subendo, sulla mancanza di libertร , sulla paura e sui sensi di colpa indotti, e soprattutto quando prendo atto dell’ottusitร  di chi dovrebbe guidare questo nostro Paese verso un benessere che sia per tutti.

Poi mi ritorna in mente una frase che mi disse una persona in occasione di uno dei miei tanti percorsi di aggiornamento e di crescita personale: Scappi “da” o vai “verso”?

C’รจ una bella differenza.

E ripenso a quando sono scappata davvero. Tanti, tanti anni fa. Scappata da una cittร  che non offriva opportunitร , scappata da una mentalitร  paesana e provinciale che soffocava l’anima con i suoi giudizi e pregiudizi, scappata da legami familiari che mi opprimevano, scappata da una relazione limitante e deprimente. Scappata in una cittร  metropolitana in cui credevo avrei trovato la mia libertร .

E per un pรฒ, รจ stato cosรฌ. Ho vissuto una nuova vita, ho conosciuto persone diverse, scoperto luoghi fisici e luoghi della mente che hanno aperto nuove prospettive, nuovi modi di guardare il mondo, nuovi modi di vivere.

Ma non nuovi modi di amare.

Cosรฌ mi sono resa conto che la nuova vita non era affatto โ€œnuovaโ€, che non โ€œvivevoโ€ davvero perchรฉ dentro ero rimasta la stessa. Avevo cambiato alcuni pensieri abbracciandone altri, alcune convinzione scartandone altre, mi sembrava di capire di piรน ma non ero felice.

In fondo ero scappata da me stessa, rinnegando ciรฒ che ero stata, disprezzando le mie radici, cercando sicurezze fuori di me. Non sapevo ancora che fuggendo, andando lontano,ย ย ovunque fossi andata, avrei portato con me i traumi irrisolti, i lutti non elaborati, i dubbi, le nostalgie, i sogni infranti, i risentimenti e le delusioni che vivevano ancora in fondo al cuore.

Cosรฌ mi sono fermata, e ho ricominciato daccapo, con quello che ero e con quello che avevo.

E ho scoperto – o meglio riconosciuto – un’identitร  piรน vera, la mia natura, libera da tante sovrastrutture, da compiti e destini che non erano i miei,ย  su questa ho iniziato a progettare e ricostruire un modo di vivere, di sentire, di lavorare, di socializzare, di pensare, di decidere, di scegliere, di amare piรน autentico per me.

Oggi so che per vivere una vita diversa, per vivere davvero, รจ inutile scappare da qualcosa o da qualcuno. Non serve accusare, giudicare, criticare e dare la colpa agli altri della propria infelicitร .

Bisogna cominciare a guardare con occhi nuovi e un cuore aperto il proprio passato, prendendo atto del proprio presente, della realtร , delle relazioni che abbiamo costruito e assumersi la responsabilitร  di decidere quale vita vogliamo e cominciare a immaginarla, a progettarla, a costruirla.

Oggi, quando mi viene voglia di scappare via da tutto e da tutti, mi ascolto.

Perchรจ so qual รจ la differenza tra scappare “da” e andare “verso”.

Provate a rifletterci. Soltanto dopo aver guardato, riconosciuto, accettato quel “chi o “cosa” da cui vogliamo scappare, solo allora, possiamo darci il permesso di andare “verso”, di andare oltre, piรน in lร , di guardare – liberi – l’orizzonte del nostro futuro.